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01/10/2020

Immergiti nel mondo del motion capture con questo nuovo Dev Diary di The Dark Pictures Anthology: Little Hope!

Little Hope è un gioco horror cinematografico fortemente basato sulla componente narrativa, da giocare da soli o con gli amici e dove ogni scelta determinerà il destino dei propri personaggi, oltre allo svolgersi della trama.

 

Per rinforzare l’immersione dei giocatori in questa avvincente avventura horror, il motion capture ha un ruolo cruciale nell’offrire un’atmosfera cinematografica e aggiungere profondità alla storia.

 

Visita in esclusiva gli studi di Pinewood Studios, dove sono state girate alcune delle sequenze per Little Hope.

Entra in questo affascinante processo tecnologico in cui i movimenti degli attori vengono registrati digitalmente con la massima precisione per creare l’esperienza horror più coinvolgente di sempre.

 

Scopri come la scelta dei giusti attori sia fondamentale e come hanno dovuto sfruttare tutta la propria esperienza e immaginazione per trasmettere emozioni autentiche senza disporre di set dettagliati.

 

In questa prima parte del diario degli sviluppatori, disponibile qui, il cast spiega come la recitazione per il motion capture di Little Hope sia stata decisamente diversa da quella più tradizionale.

 

Jessica:

Sono Jessica Jeffries, direttrice del casting e prima assistente per il motion capture.

Nel mondo dei videogiochi, tutto è top secret. All'inizio, avevo poche informazioni sul gioco e sui personaggi interessati dal casting.

Nel mio lavoro, devo partire da descrizioni molto specifiche dei personaggi. Il regista, i produttori... tutti hanno una voce in testa, ed è la voce degli attori che hanno già doppiato i personaggi.

Quindi io studio la descrizione dei personaggi e cerco i migliori attori possibili per interpretarli.

E... azione!

Per questo gioco in particolare, avevamo bisogno di attori capaci di seguire le indicazioni alla lettera, di pensare rapidamente e di accettare situazioni fuori dall'ordinario.

Mi riferisco ai cambi di epoca o alla necessità di interpretare personaggi completamente diversi, non tutti di natura umana.

Cercavamo talento nella recitazione fisica: alcuni personaggi presentano sfide impegnative a livello corporeo e servivano attori capaci di reagire e usare l'immaginazione, perché non abbiamo set o scenografie.

 

Cheryl/Taylor:

Non resterò qui ad aspettare di morire. Questo è un suicidio!

 

Cheryl:

Un aspetto interessante del motion capture è la scarsità di informazioni per l'attore, innanzitutto.

Scopriamo quasi tutto sul set, momento per momento. Ciascuno di noi interpreta tre personaggi che vivono in epoche diverse, quindi è importante restare concentrati, tenersi pronti in qualsiasi momento e raccogliere tutte le informazioni possibili sui personaggi ascoltando i registi e i produttori.

Poi comincia la scena, e di colpo dobbiamo dare tutto.

 

Kerry:

Di solito, gli attori seguono una storia. Sanno esattamente cosa accade all'inizio e alla fine, ma in questo caso, se avessimo una sceneggiatura completa, dovremmo leggere 2000 pagine, perché la narrazione è ramificata in base alle scelte del giocatore.

Riflettere su ogni scena sarebbe troppo complesso, quindi non resta che improvvisare.

 

Jessica:

E... azione!

 

Ian:

Abbiamo letto il copione, conosciamo la storia a grandi linee. Inoltre, proiettano scene su un enorme schermo alle nostre spalle per darci un'idea dell'ambientazione, a cui si aggiungono dei simboli sul set.

Quindi, dobbiamo muoverci tra ostacoli immaginari che non sono realmente presenti.

 

Michael:

Ogni giorno è diverso dagli altri. Arrivi sul set e ti dicono: "Oggi devi scappare da un mostro nel bosco, e... vai!".

Così inizi a scappare dal mostro nel bosco, sei completamente alla mercé dei registi, e speri che sappiano esattamente quali dati ricavare per creare la scena partendo dalla recitazione di noi attori.

 

Jessica:

"Azione!"

 

Michael/Daniel:

"Aiuto!"

 

Jack:

È diverso dalla recitazione tradizionale, perché qui la spontaneità ha un peso maggiore.

È importante conoscere i rapporti tra i personaggi e avere un'idea della storia per capire l'ordine degli eventi che precedono ogni scena.

E al momento di pronunciare la battuta, dai il tuo contributo cercando il massimo realismo in base al contesto.

 

Cheryl:

Ci sono molte somiglianze tra il mio personaggio degli anni 70 e quello moderno: Tanya aveva diversi tratti da classica adolescente imbronciata.

E questo aspetto torna anche in Taylor, il mio personaggio principale, che assorbe alcune caratteristiche degli altri. Dobbiamo fare in modo che dettagli e sfumature non vadano persi.

Ma è importante donarle anche dei punti di forza, per non ridurla a una macchietta lunatica e irascibile. Nasconde dentro di sé un grande carattere. Sì, a volte ha bisogno di incoraggiamento, ma il suo coraggio e la sua forza d'animo sono l'unica speranza per superare queste orrende traversie.

 

Michael:

Io ho trattato i miei personaggi come un'unica entità, ma credo che i registi sapranno far emergere le loro differenze. Io mi limito a interpretarli, ma i personaggi, inseriti nel loro mondo, si comporteranno diversamente in base al contesto.

L'obiettivo è mantenere un filo rosso tra i miei personaggi, un legame netto che li unisca.

Se mi concentro su questo, è più facile comunicare i diversi tratti di ogni epoca, in quale periodo si trovano, cosa stanno facendo e così via.

 

Jessica:

"Azione!"

 

Ian:

È questione di fisicità. Continuo a ripetermi questa frase. Per esempio, quando scappo come John, cerco di sentire il peso del suo corpo.

Così comincio a incurvare la schiena e a correre con passo pesante. John è il mio personaggio principale, quindi devo sempre tenere presente che è un uomo corpulento, goffo, più anziano di me, e molto meno agile...

C'è stata una scena in cui dovevo correre a lungo. Sono arrivato a metà e ho pensato: "No, sta correndo come me!". Mi spiego?

Quindi ho preferito fermarmi, ricominciare da zero e trovare uno stile di corsa per John.

 

The Dark Pictures Anthology: Little Hope sarà disponibile dal 30 ottobre per PlayStation 4, Xbox One e PC Digital.

THE DARK PICTURES: LITTLE HOPE

Data di rilascio:
Descrizione:

Little Hope è il secondo gioco della Dark Pictures Anthology. Bloccati e isolati nell'abbandonata città di Little Hope, 4 studenti e un loro professore devono sfuggire dalle apparizioni da incubo che li perseguitano senza tregua in una nebbia impenetrabile.

Piattaforme:
PS4
-
Xbox One
-
PC
-
Switch